Sentire irrenzi accusare di incompetenza i Cinquestelle è come sentire trump che accusa qualcuno di non sapersi pettinare. Sentirlo proporre l’abolizione del canone Rai poi è come sentire Hannibal Lecter elogiare la cucina vegana. Ma vabbè, da qui a Marzo non oso immaginare quante altre cazzate riuscirà a partorire, lui e la sua corte di servi idioti.
Già si è fatto avanti uno per protestare contro Orietta Berti (esatto, contro Orietta Berti!) rea di aver manifestato simpatie grilline in una trasmissione radiofonica. Che se fosse stato zitto non lo avrebbe mai saputo nessuno, invece così ha fatto, a lei e al M5S, una gran pubblicità a costo zero. Che poi io non so nemmeno chi sia ‘sto fine stratega della comunicazione, certo è che quando scalfari espresso la sua preferenza per il condannato del consiglio non ricordo di avergli sentito denunciare alcunché.
Sull’altro fronte, anzi sullo stesso, abbiamo un salvini che ambisce a fare il premier, e per ricordarselo lo scrive papale papale nel simbolo della lega, e per raggiungere lo scopo si allea col condannato di cui sopra, il quale non solo lo tiene per le palle, ma lo sbeffeggia pure, e nel suo di simbolo ci scrive a sua volta che il presidente vuole farlo lui, nonostante tutti sappiano che non sarà possibile, ché ogni tanto qualche legge andrà pur rispettata.
Nel frattempo continuano a uscire prove, dichiarazioni, intercettazioni, che il plasticone aveva rapporti piuttosto strettini con la mafia, che irrenzi faceva soffiate da 600 mila euro in ascensore a de benedetti, che altri quattro o cinque sindaci sono stati arrestati, ma sui giornaloni le prime pagine sono ancora esclusiva di un albero di natale spelacchiato.
Poi che altro abbiamo? Ah sì, la corsa all’abolizione: delle tasse universitarie, del bollo auto, della fornero (non della legge, di lei proprio), delle malattie (c’è poco da scherzare, anni fa qualcuno a caso annunciò in campagna elettorale la sconfitta del cancro entro un triennio, ricordate?). E tanto per non farsi mancare nulla c’è Di Maio che vuole abolire le leggi tout court, per non stare a perder tanto tempo a sceglierle.
E dei giornalisti e/o artisti che prima di intervistare (si fa per dire) il politico di turno dovranno fare una dichiarazione di voto vogliamo parlare? Urca, io del voto palese sono sempre stato un sostenitore, non vedo l’ora di sapere per chi votano sallusti e belpietro!
Ne vedremo delle balle
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Pubblicato da antoniovota in 13/01/2018
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